Comune di Cetara
Storia e tradizioni
Ai piedi del monte Falerio, sorge Cetara, uno dei paesi più caratteristici della Costiera Amalfitana. Non totalmente investita dal turismo di massa, Cetara è ancora legata alle attività economiche tradizionali quali la pesca e per questo conserva praticamente intatto il suo fascino di borgo marinaro. Il legame con il mare si sente ovunque, a cominciare dal nome che potrebbe derivare o da “Cetaria”, (tonnara in latino), o da “cetari”, i pescatori o commercianti di tonni per finire con la gastronomia dove il pesce è l’alimento principe. Tonni ed alici sono protagonisti della cucina di Cetara, il cui piatto tipico è rappresentato dagli spaghetti con la colatura d’alici. Questo condimento è ottenuto dalla fermentazione di alici fatte marinare in appositi contenitori e può essere immaginato come una evoluzione del Garum, la salsa di pesce che faceva impazzire gli antichi romani. Il mare cristallino che lambisce il borgo di Cetara è meta estiva di giovani e meno giovani diretti soprattutto alle spiagge sottostante la possente torre di guardia.
Dal punto di vista storico, Cetara ha giocato un ruolo strategico fondamentale, il suo territorio apparteneva alla repubblica di Amalfi e ne costituiva il confine con il principato di Salerno. Per un breve periodo di tempo fu addirittura occupata dai saraceni che ne fecero una loro base. Da un punto di vista artistico va segnalata la bella chiesa romanica dedicata a San Pietro Apostolo e la chiesa con convento annesso dedicata a San Francesco.
Corso Umberto I, 47 – 84010 Cetara (SA)
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