Comune di Barano d’Ischia
Agricoltura e filiera di qualità
Nel parlare di prodotti tipici sull’isola di Ischia non si può che partire dal coniglio all’Ischitana, ovvero una ricetta tipica dell’isola, che consiste nel cucinare il coniglio in un tegame di terracotta (detto o’tiano) con aglio, olio di oliva, sale, peperoncino, vino bianco, pomodorini e spezie isolane. Il sugo che si ricava è utilizzato per condire i bucatini che vengono serviti mantecati con abbondante parmigiano grattugiato.
Ad Ischia i conigli sono storicamente allevati in delle buche, dove i conigli sono liberi di scavare cunicoli e muoversi nella terra, ciò conferisce alle carni maggior sapore e consistenza. Come per il comune di Serrara Fontana anche nel Comune di Barano d’Ischia sono presenti produzioni vinicole di eccellenza.
L’area di Barano d’Ischia, prevalentemente composta da campi agricoli, si sviluppa dalle pendici del Monte Epomeo e incorpora vari borghi, nascosti tra le colline e le gole, luoghi creati dai contadini, i cui nomi, rievocativi, sono, ad esempio, Molara, Piedimonte, Schiappone e Fiaiano. L’ultima eruzione vulcanica che ha interessato l’area risale al 1301 e durò due mesi, gennaio e febbraio. La lava raggiunse il mare e quando raffreddò trasformò l’area in un territorio nero e, per molto tempo, fu indicata come l’area incenerita.
Il suolo è estremamente fertile e quasi tutto cresce in modo rigoglioso, aiutato da un clima clemente. Alcune specialità sono i pomodori, le arance, i limoni, le olive, noci e naturalmente l’uva. Le viti furono introdotte dai greci approssimativamente nel 750 a.C. e sono cresciute anche grazie al tufo presente nel suolo. La produzione e l’esportazione di vino ischitano già nel sedicesimo secolo era molto ampia. Ci sono, a tutt’oggi, molti vigneti importanti che producono ed esportano vino locale utilizzando metodi legati alla tradizione, con le antiche cantine che costellano il territorio. Queste cantine sono ricavate dal tufo e sono dei luoghi perfetti per conservare i prodotti.
I due vini principe che si producono sull’Isola d’Ischia sono l’Epomeo Igt e l’Ischia Doc, che presentano poi differenti sottospecie.
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